”Nel caso di una maggioranza ridotta l’interrogativo che dobbiamo porci non è tanto sul 14 dicembre, ma sul futuro del governo Berlusconi. Penso che in quel caso sarà la stessa Lega a tentare di staccare la spina. La decisione alla fine spetta al Capo dello Stato”. Lo affermaLuciano Violante (Pd) in un’intervista a Il sussidiario. net.
”Se Berlusconi, invece, non otterrà la fiducia – sostiene l’ex presidente della Camera – sono convinto che sia dovere di chi avrà votato contro proporre un governo di responsabilità nazionale, indicando al Capo dello Stato una figura autorevole in grado di portare a termine il federalismo, riformare le istituzioni, la legge elettorale e affrontare la crisi economica. Un governo che non può essere presieduto dall’attuale premier, ma che non escluda nessuno, perchè la responsabilità nazionale non è partigiana”.
“Dopo un anno e mezzo si potrà tornare a votare. Un governo di sei mesi che non sia in grado di risolvere i problemi più importanti del Paese sarebbe invece una perdita di tempo, mentre un ”Berlusconi bis” non avrebbe senso”.
