Grande Sud: “Legalizzare le prostitute, con ricevuta fiscale”

ROMA, 21 MAR – Legalizzare il mestiere piu' antico del mondo consentendone l'esercizio solo in appartamenti privati e vietandolo severamente in luogo pubblico. E' questo il contenuto di una proposta di legge presentata in una conferenza stampa alla Camera dai 10 deputati del Grande Sud: Ugo Grimaldi, Maurizio Iapicca, Giuseppe Fallica, Gianfranco Micciche' ed altri.

L'iniziativa legislativa, che verra' ''offerta'' per la sottoscrizione ai deputati di tutti i gruppi parlamentari, non intende abolire la legge Merlin del '58 che cancello' le case di tolleranza: queste ultime non potranno infatti essere riaperte cosi' come erano, ma una prostituta potra' avviare la sua attivita' intensamente ''affettiva'' in un appartamento qualsiasi, a condizione che il proprietario ne sia informato, che l'esercizio si svolga rigorosamente con un solo soggetto che si offre sessualmente, che sia stata data comunicazione alla Polizia e che sia disposto a sottoporsi ai periodici controlli sanitari della Asl.

E ovviamente, come tutti gli altri lavoratori, avrebbero diritto agli ammortizzatori sociali in caso di crisi dell'attivita', indipendentemente dal tipo di prestazione annotata sulla ricevuta. Da questo punto di vista la nuova legge potrebbe essere considerata meno discriminatoria di quando non accadesse nelle case chiuse perche' ''aperta'' a gay, trans ed omosessuali. I promotori dell'idea hanno assicurato che si tratta di una norma rivolta a garantire anche la sicurezza delle ''lucciole'', troppo spesso sottoposte sul marciapiede a ogni tipo di rischio e sopraffazione.

Ma non e' tutto, perche' c'e' un particolare che potrebbe essere apprezzato dal premier Mario Monti in questo momento di crisi finanziaria, se non si trattasse di un argomento estremamente delicato per molti elettori e soprattutto per la Chiesa e i cattolici: le signore disponibili a tariffario dovrebbero rilasciare una regolare ricevuta fiscale ai loro clienti e pagare puntualmente le tasse come per qualunque altra attivita'.

Per i mariti fedigrafi, un avvertimento non contenuto nella futura norma: non dimenticate mai quel documento compromettente nelle tasche della giacca tornando a casa, perche' stavolta sarebbe davvero difficile cavarsela con una scusa di fantasia per la moglie che potrebbe rivelarsi piu' vendicativa di Equitalia.

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luiss_smorgana