ROMA – “Come Berlusconi“. “Peggio di Berlusconi”. Antonio Di Pietro e Beppe Grillo hanno un comun denominatore, secondo i loro colleghi di partito (o movimento, che dir si voglia) Massimo Donadi e Federica Salsi: l’ex presidente del Consiglio. Rei di aver “tradito” l’uno l’Italia dei Valori, l’altro il Movimento 5 Stelle.
Le accuse arrivano dopo le vicende di questi ultimi giorni. L’Idv era sotto i riflettori per donazioni e patrimoni immobiliari portati alla luce da Report. Poi, “l’endorsement” di Di Pietro a Grillo dalle colonne del Fatto Quotidiano. E Donadi, capogruppo dell’Idv alla Camera, che parla di tradimento. “L’Idv negli anni in cui è esistita non ha fatto antipolitica. Il Di Pietro di oggi decide di tradire la sua storia, con un declino simile a quello di Berlusconi, cambiando idea dalla sera alla mattina, senza rendersi conto che quanto potevano dare alla politica lo hanno già dato. Negli ultimi sei mesi, Di Pietro ha sbagliato tutto: ha attaccato Napolitano, ha rotto deliberatamente l’alleanza col centrosinistra portando in Sicilia a un’innaturale alleanza a sinistra. Lì si è voluti fare la vergine-prostituta. La scelta di Di Pietro di abbandonare il centrosinistra per cedere alle sirene dell’antipolitica di Grillo è un leader che non è più utile al suo Paese”.
Il sostegno di Di Pietro a Grillo è corrisposto. Il comico genovese lo candida alla Presidenza della Repubblica. Attacca invece la consigliera comunale di Bologna del M5S, rea di aver partecipato a “Ballarò”: ”I talk show sono il vostro punto g”, aveva detto Grillo.
E il giorno dopo lei risponde. “Grillo è una delusione. Ha mostrato di essere vittima della cultura berlusconiana di questi anni. E’ stato veramente sgradevole. Un maschilista come altri. Dare una connotazione negativa ad una qualità delle donne è roba da Medioevo. Veramente degradante”.
