Nei decenni della Guerra Fredda gli agenti del servizio segreto interno britannico Mi5, spiarono il popolare primo ministro laburista Harold Wilson e tennero su di lui un dossier segreto.
Lo rivela la prima storia ufficiale dell’Mi5 pubblicata a puntate dal quotidiano Times e la notizia è rimbalzata su tutti i media britannici.
Wilson fu primo ministro per due mandati, dal 1964 al 1970 e poi dal 1974 al 1976 e, in decenni in cui nel partito laburista erano ancora forti le istanze socialiste, riuscì a coniugare la difesa e l’estensione dello stato sociale con lo sviluppo economico nel primo mandato, con la crisi economica nel secondo.
Ma secondo il libro “The Defence of the Realm” (La Difesa del Regno), i servizi segreti iniziarono a tenerlo d’occhio quando fu eletto alla camera dei Comuni la prima volta, nel 1945, e continuarono per tutti gli anni ’60 fino a meta’ dei ’70, preoccupati dei rapporti del suo governo con politici uomini d’ affari dell’Europa orientale, allora sotto l’orbita sovietica.
Secondo quanto si apprende dal dossier segreto, Wilson aveva contatti con noti agenti del servizio segreto sovietico Kgb, mentre i commenti confidenziali di molti funzionari statali britannici di note simpatie comuniste raccolti dagli 007 suggerivano una «identità o affinità di vedute con le idee politiche» di Harold Wilson, che negli anni ’70 espresse più volte ai suoi collaboratori il timore di essere intercettato e spiato.
Il Times dice che il dossier non conteneva intercettazioni, non fu mai usato contro l’uomo politico – che figurava con lo pseudonimo di Norman John Worthington – nè fu mai tirato fuori.
Anzi, nel 1974 l’allora direttore generale dell’Mi5, Sir Michael Hanley, diede ordine di eliminare il file su Wilson dall’ archivio e di farlo sparire «senza lasciare traccia». Ma Hanley non fu ascoltato.