I costruttori al governo: "Basiti dalle proposte"

ROMA, 29 SET – I costruttori italiani sono ''veramente basiti del fatto che apparentemente, come emerge dalle prime discussioni, l'unica proposta del Governo'' per lo sviluppo siano ''norme di favore fiscale per pochissime grandi imprese'', senza misure che diano ''slancio a tutto il settore''.

Così il presidente dell'Ance, Paolo Buzzetti, spiega le motivazioni che hanno portato ieri alle contestazioni al ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli. ''C'è un clima ovviamente teso – riconosce Buzzetti, intervistato a Mattino 5, su Canale 5 – perché con le difficoltà delle imprese, i non pagamenti dovuti al patto di stabilità, le difficoltà dovute alla crisi e gli investimenti in calo, quello, per come si comincia a presentare, non si può considerare un decreto per lo sviluppo''.

Buzzetti si augura dunque che ''le decisioni del governo cambino'', perché ''serve una politica che rilanci anche le opere medio-piccole e gli interventi di riqualificazione: non si chiedono soldi in più, ma lo start-up di quelli che da tre anni sono fermi da qualche parte e non vengono investiti nel settore, contrariamente a quanto accade in grandi paesi occidentali''.

Quanto alle misure concrete, Buzzetti sollecita quelle di carattere fiscale, come ''mutui a tasso zero o interventi di questo tipo che in Francia hanno funzionato benissimo'', e ricorda che ''nel complesso 1 miliardo crea 23mila posti nell'edilizia e interessa 80 settori industriali''.

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Elisa D'Alto