MILANO – La presentazione di un dossier per denunciare ''il sistema di potere politico, clericale, economico e finanziario'' di Roberto Formigoni con Cl e Compagnia delle Opere e' stata l'occasione per i Radicali per tornare a chiedere le dimissioni del presidente della Regione Lombardia per le 800 firme ritenute false presentate a sostegno della sua lista. ''Crediamo che il presidente della Regione Lombardia si debba dimettere – ha detto Marco Cappato, capolista dei Radicali alle prossime comunali – per il crimine politico di avere mentito agli elettori lombardi. Se si dovesse andare a nuove elezioni, l'unico responsabile sarebbe proprio Formigoni''. ''Le firme false non le abbiamo messe noi'', ha ricordato la vicepresidente del Senato Emma Bonino, puntando poi il dito contro ''un sistema di potere con un groviglio di interessi unidirezionali che Formigoni ha creato nei suoi 17 anni di presidenza della Regione''. Per ''eliminare la possibilita' che il controllato sia anche il controllore'', i Radicali chiedono quindi che il prossimo sindaco di Milano si impegni ''per garantire un'effettiva indipendenza della politica dagli interessi economici'', nominando assessori che non siano nel cda di spa, banche o fondazioni bancarie e scegliendo per le societa' partecipate dal Comune persone diverse dai consiglieri comunali. .
