ROMA – L’Idv alla resa dei conti a dicembre: ci sarĂ un’assemblea generale per riformare il partito e “per la proposizione di un Congresso straordinario”. Lo ha stabilito l’ufficio di presidenza dell’Idv, riunitosi in seguito agli scandali regionali e dopo la puntata di Report sulla gestione dei fondi dell’Idv da parte del leader Antonio Di Pietro a cui ”e stata rinnovata piena fiducia”.
”L’Ufficio di Presidenza dell’Italia dei valori ha unanimemente rinnovato la propria piena fiducia al presidente Antonio Di Pietro”, si legge nella nota diramata al termine della riunione presso la sede del partito a due passi da Montecitorio.
”Nel contempo – prosegue la nota – ha svolto un’approfondita analisi critica rispetto ai fatti, in alcuni casi anche sottoposti al vaglio della magistratura, che hanno coinvolto alcuni propri esponenti a livello locale. Fatti che hanno reso ancor piĂ¹ stringente il bisogno di individuare nuove e ulteriori regole per la selezione delle candidature e per vincolare gli eletti sul territorio a comportamenti coerenti con gli ideali e le finalitĂ del partito”.
”Per perseguire questi specifici obiettivi, l’Ufficio di Presidenza, con voto altrettanto unanime, ha deliberato di:
1) organizzare, a Roma, per il prossimo mese di dicembre, l’assemblea generale del partito, aperta a tutti gli eletti, gli amministratori e gli iscritti Idv – si legge – In essa, tra l’altro, verranno poste le basi delle regole per la proposizione di un Congresso straordinario, aperto anche a figure rappresentative di realtĂ e/o movimenti. Questo, al fine di avviare una nuova fase costituente del partito con la prospettiva di rilanciare una nuova realtĂ politica, capace di interpretare, anche da un punto di vista organizzativo, il bisogno di modernitĂ e di cambiamento sentito dai cittadini”;
2) introdurre e rendere vincolanti alcune specifiche misure in materia di trasparenza dei comportamenti individuali e delle scelte politiche – prosegue – impegnando: a) i Gruppi Idv, presenti nei vari Consigli Regionali, a dotarsi di un proprio regolamento di funzionamento interno, sulla base di uno schema-tipo, in via di distribuzione, idoneo ad assicurare trasparenza nelle decisioni e nella gestione delle risorse, con l’avvertenza esplicita che i gruppi che non procederanno alla sua adozione, entro il termine perentorio di 30 giorni dalla data di ricezione del relativo schema, saranno ritenuti non piĂ¹ riconducibili all’Italia dei Valori e diffidati a fare uso del relativo simbolo; b) lo stesso Ufficio di Presidenza (e tutti gli organismi di partito a ciĂ² preposti) a sottoporre le prossime candidature al Parlamento Nazionale e ai vari consigli regionali, ove si svolgeranno le rispettive elezioni (a cominciare da quelle del Lazio, della Lombardia, del Molise e del Friuli Venezia Giulia), alla preventiva pubblicazione in Rete dei rispettivi curricula dei candidati. In tal modo, sarĂ possibile verificare – prima di una loro eventuale candidatura – la loro idoneitĂ politica e morale a rappresentare il partito e i cittadini nelle istituzioni, anche attraverso un apposito Comitato di Garanti per la loro selezione; c) i dirigenti, eletti e amministratori Idv al piu’ rigoroso rispetto di criteri di incompatibilitĂ , ispirati all’esigenza di impedire che la stessa persona ricopra contemporaneamente un ruolo di governo istituzionale e il corrispondente ruolo di direzione politica nel partito”.
”Da ultimo – conclude la nota dell’Idv – l’Ufficio di Presidenza ha ribadito le decisioni giĂ assunte, in particolare nell’ultimo Esecutivo Nazionale di Vasto, in ordine all’opportunitĂ di favorire per le prossime elezioni nazionali e regionali la formazione di un’aggregazione politica riformista e di centrosinistra, basata, in primo luogo, sulla coerenza dei programmi, in alternativa a quelli sin qui realizzati dal governo Berlusconi, prima, e dal Governo Monti ora.
3) rilanciare la campagna referendaria in corso sui 4 quesiti a favore del lavoro e contro la Casta, anche organizzando un ulteriore Referendum-Day da tenersi al piĂ¹ presto, al fine di informare adeguatamente i cittadini”.
