Rimborsi elettorali: Di Pietro indagato per truffa

Il leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, è indagato a Roma per truffa in relazione a presunti illeciti legati ai rimborso elettorali assegnati al movimento politico da lui fondato.

Gli illeciti riguarderebbero i rimborsi relativi alle elezioni europee del 2004.

L’iscrizione nel registro degli indagati, compiuta dal pm Attilio Pisani e dal procuratore aggiunto Alberto Caperna, costituisce un atto dovuto alla luce di una denuncia presentata recentemente contro l’ex pm di «Mani pulite» da Elio Veltri, ex membro dell’Idv. Secondo il denunciante i rimborsi elettorali sarebbero stati incassati non dal movimento politico Italia dei Valori ma dall’associazione privata ‘Italia dei Valorì, costituita dallo stesso Di Pietro insieme con altre persone. Il tutto, per Veltri, attraverso una serie di false autocertificazioni.

Gli accertamenti sono affidati al pm Attilio Pisani. Non è la prima volta che magistratura romana viene investita della questione relativa ai rimborsi elettorali destinati all’Idv. Nel marzo del 2008 fu archiviata un’analoga inchiesta che prese spunto dall’esposto presentato da Mario Di Domenico, ex esponente dell’Idv.

Al di là dell’apertura del procedimento, a Piazzale Clodio si ricorda che da un lato fascicoli scaturiti da denunce analoghe in passato sono finiti in archivio e dall’altro che lo stesso Di Pietro, qualche mese fa, ha firmato davanti a un notaio un atto per sancire che associazione e movimento politico Italia dei Valori sono la stessa cosa. Sulla vicenda, i magistrati hanno delegato una serie di accertamenti alla Guardia di Finanza.

Non si è fatto naturalmente attendere il commento di Di Pietro sulla vicenda: “E’ sempre la solita storia trita e ritrita su cui già, più volte, si sono espresse le varie Procure della Repubblica, archiviando il caso. Per cui la Procura della Repubblica di Roma non poteva non procedere, anche questa volta, a seguito del solito esposto”.

“Porteremo, ancora una volta – continua Di Pietro – le carte per dimostrare che è tutto in regola, come peraltro hanno accertato ormai da tempo non solo plurime autorità giudiziarie, ma anche, da ultimo, l’Agenzia delle Entrate e gli organi di controllo amministrativi e contabili. Ci vuole pazienza, ci sono persone che non si rassegnano alla propria sconfitta politica e continuano ad infangare gli altri”.

La procura della Repubblica di Roma non poteva fare altrimenti a seguito dell’ennesimo esposto su fatti ormai da tempo chiariti e sui quali diverse autorità hanno già proceduto – spiega ancora il leader dell’Idv – Ma siccome, evidentemente, c’é qualcuno che non vuol capire, metterò sul mio blog, www.antoniodipietro.it, entro poche ore, tutta la ricostruzione della vicenda allegando tutti i circa cento documenti che provano la realtà dei fatti. Quando un politico viene chiamato a dare spiegazioni, le deve dare immediatamente, anche all’opinione pubblica”.

“E’ importante che questa sappia che il denunciante, l’onorevole Veltri, è stato condannato a risarcire il danno di oltre 50 mila euro per aver sostenuto accuse infondate nei miei confronti. Somma che, per altro, non mi è stata pagata direttamente da Veltri, ma dalla casa editrice di Paolo Berlusconi, editrice de Il Giornale”.

Di Pietro ha in seguito dato mandato ai propri legali di presentare una denuncia-querela nei confronti di Elio Veltri per calunnia, diffamazione e “per tutti quegli altri reati che l’autorità giudiziaria vorrà ravvisare”. Lo si legge, in una nota, diffusa dall’ufficio stampa dell’Italia dei Valori. La stessa nota informa che Di Pietro ha provveduto a pubblicare sul proprio proprio blog www.antoniodipietro la documentazione relativa alla vicenda dei rimborsi elettorali.

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Alessandro Avico