ROMA – Giancarlo Perna sul Giornale dedica un ritratto al vetriolo a Beppe Grillo, raccontando più o meno quello che già era stato raccontato negli anni precedenti sempre dal Giornale: “È tirchio, avido, bugiardo e pregiudicato, anche se fa continui gargarismi con la parola legalità. Tutti sanno dell’incidente che causò alla vigilia di Natale 1981, correndo con un fuoristrada su una mulattiera ghiacciata delle Marittime. Tre morti: una coppia di amici e il figlioletto di nove anni. Nei tre gradi di giudizio cercò sempre di sminuire le sue responsabilità. Ebbe un anno e 4 mesi per macroscopica imprudenza”.
Quindi l’attacco frontale prosegue: “Chiunque sarebbe rimasto annichilito, evitando per l’eternità di fare le bucce agli altri. Grillo invece, come si sveglia, insulta. Ha trattato da vecchia puttana Rita Levi Montalcini, ha dato del coglione a Maurizio Lupi, ha minacciato di prendere a calci in culo Franco Battaglia, nostro illustre collaboratore, reo di essere nuclearista e denunciare gli inganni ecologisti. Già, l’ecologia. Grillo se ne riempie la bocca ed è al centro del suo M5S. Ma gratta gratta, trovi il saccheggiatore. Il comico, che abita una satrapica villa a Sant’Ilario, vista Tigullio, ha sempre detto di usare poca energia e quel po’ solare”.
Quindi il denaro: “Col denaro Beppe non scherza. Ne sa qualcosa la seconda moglie, Parvin Tadjk, che dopo la spesa subiva dal marito controlli di tipo doganale sugli scontrini, al limite della perquisizione corporale. Antonio Ricci ha raccontato che dopo un pranzo io sparecchiavo, e se buttavo delle briciole, Beppe le recuperava dalla spazzatura e ci impanava la milanese. Da quando ha aperto il blog, cuore del M5S, i suoi redditi sono balzati da 2.133.720 a 4.272.591 euro annui. Attira allocchi a migliaia e lucra con gadget, video, opuscoli ideologici sul Vaffa Day (pagamento cash e in dollari), in un sapiente intreccio tra ideali e pecunia. Grillo è ragioniere e i conti li sa fare bene”.