ROMA, 2 MAG ā Il governo eā stato battuto in Senato su un emendamento di Idv che ha abrogato un articolo del decreto sulle commissioni bancarie, che conteneva una norma a favore delle pensioni dei manager pubblici. I favorevoli sono stati 124 (Idv, Lega e Pdl), i contrari 94. Lāarticolo che eā stato abrogato, integrava un comma del decreto Salva Italia, che imponeva un contributo di solidarietaā per gli stipendi dei manager pubblici oltre i 300.000 euro annui.
Lāarticolo stabiliva che questo ātaglioā di stipendio era ininfluente ai fini della definizione della pensione per la parte calcolata con il metodo retributivo. āQuesto articolo ā aveva spiegato in aula il sottosegretario Claudio De Vincenti ā fa siā che i dirigenti della Pubblica amministrazione che hanno giaā maturato i requisiti di pensionamento, che volontariamente prolungano la loro attivitaā, al momento dellāandata in pensione avranno lāassegno calcolato sulla situazione maturata al 22 dicembre 2012ā. Lāarticolo non comportava oneri per la finanza pubblica e il governo lo aveva inserito nel decreto sulla commissioni bancarie per evitare possibili ricorsi, alla luce di precedenti sentenze della Corte costituzionale in tema previdenziale.
Il blitz eā avvenuto a seguito dellāapprovazione, allāinizio del voto sugli emendamenti, di un ordine del giorno di Lucio Malan (PdL) sugli esodati. Esso impegnava il goveno a risolvere il problema degli esodati āprimaā di qualsiasi altro intervento pensionistico a favore di altre categorie. Una volta giunti al voto sullāarticolo del decreto che riguardava le pensioni dei manager pubblici, Luigi Li Gotti (Idv) ha sottolineato che la ālogica conseguenzaā dellāordine del giorno precedente sarebbe stata la cancellazione dellāarticolo in questione. La tesi eā stata appoggiata dalla Lega e dal Pdl, con Giacomo Caliendo. Il Pd, con Giovanni Legnini si eā invece dichiarato contro la cancellazione dellāarticolo.
Tra i senatori del Pdl ādisciplinatiā cāeā anche il capogruppo Maurizio Gasparri. Eā quanto si evince dai tabulati della votazione in Senato sullāemendamento che ha eliminato dal decreto sulle commissioni bancarie lāarticolo che salvaguardava le pensioni dei manager pubblici. A presentare lāemendamento soppressivo erano stati i gruppi di Idv e Lega, noncheā due senatori del Pdl, Ada Spadoni Urbani e Lucio Malan. Questāultimo aveva ritirato il proprio testo dopo lāapprovazione di un suo ordine del giorno che subordinava qualsiasi intervento sulle pensioni alla soluzione della questione degli esodati. La relatrice al decreto Simona Vicari (Pdl), aveva dato parere negativo agli emendamenti abrogativi, ma al momento del voto, dopo lāintervento di Giacomo Caliendo, la maggior parte del gruppo del Pdl (72) ha votato lāemendamento, silurando lāarticolo. Indisciplinati anche sette senatori del Pd, tra cui Paolo Giaretta, coordinatore delle commissioni economiche del Pd in Senato. Alla fine i siā allāemendamento sono stati 124 (dunque Idv, Lega, buona parte del Pdl e sette Pd, noncheā degli altri gruppi), i ānoā 94, mentre 12 si sono astenuti.