STRASBURGO – Arrivera' probabilmente con il rimpasto per la sostituzione di Alfano alla Giustizia, la nomina del ministro delle politiche europee che manca dalla compagine di governo da sette mesi, ovvero dal 10 novembre 2010, quando si e' dimesso Andrea Ronchi.
Il nome potrebbe essere scelto tra ''uno dei Responsabili''. E' quanto emerge tra gli eurodeputati del Pdl. In alternativa, nell'europarlamento riunito in plenaria a Strasburgo, circolano anche i nomi dello stesso Ronchi o di Urso in un'ottica di ricucitura dello strappo dell'autunno scorso. Dalla lista dei possibili candidati sarebbe invece escluso ''per motivi tecnici'' quello del capogruppo pidiellino, Mario Mauro, che pure – alla terza legislatura europea – avrebbe le competenze piu' adatte.
Motivo, come confida una fonte, ''l'assoluta necessita' di avere un ministro che possa sostenere il governo con il suo voto in Parlamento''. Intanto oggi proprio Mauro ha tenuto una conferenza stampa nella quale, a chi chiedeva spiegazioni sulle divergenze tra le scelte del governo e quelle dei parlamentari PdL europei, ha osservato – con implicito riferimento alle scelte euroscettiche della Lega – che per un governo ''ci sono due modi'' di stare in Europa: uno e' quello di ''sbattere il pugno e chiedere di piu''', l'altro quello di ''partecipare al tavolo dell'integrazione europea''.
''Penso che il governo ci debba stare con questa intenzione'' ha affermato Mauro, che ha osservato come il problema sia comunque generale, non solo italiano. ''Se c'e' un problema che affligge trasversalmente i governi di centrodestra in Europa e' che oscillano tra un convincimento europeo che e' nel loro Dna ed il fiato sul collo dei partiti populisti di estrema destra che, sottraendo loro elettorato, li spingono ad un atteggiamento nazionalistico''. Un problema che ha definito ''molto serio'' e sentito dall'intera delegazione del Ppe.