LAMPEDUSA (AGRIGENTO) – ”Dove mandare gli immigrati? Le tendopoli le possiamo fare anche in Sicilia, ma perché no in Valpadana o in Piemonte se siamo un Paese unito”. E’ una delle frasi pronunciate dal governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo, durante la conversazione al telefono con il premier Silvio Berlusconi, nella stanza del sindaco di Lampedusa, mentre circa 200 lampedusani aspettavano nella sala dove si riunisce il consiglio comunale.
”C’è una condizione di rischio epidemia”. ha detto ancora Lombardo, parlando al telefono con il commissario per l’emergenza immigrazione, il prefetto Giuseppe Caruso.
”La risposta non è stata adeguata, i lampedusani non ne possono più. Donne e bambini non possono uscire di casa per ragioni di sicurezza, non c’è più libertà. Cinquemila persone vagano, molti sono accampati in una collina al porto, chiamata della vergogna, e viene dato loro un pasto precario quando capita, la gente sta per esplodere”, ha detto Lombardo a Caruso.
Durante la conversazione, Lombardo ha riferito a Caruso la notizia appena appresa di altri 200 migranti in arrivo a Lampedusa: ”Si portino anche in Sicilia, ma non qui – ha detto il governatore proseguendo la telefonata con Caruso -. Berlusconi ha affermato che se ne occuperà fin da subito della questione Lampedusa, che ha trovato un armatore per i trasferimenti in mare, ma non basta. Si continua a consentire questo via vai di migranti, invece vanno fermati in mare. Lampedusa e’ allo stremo, si attrezzino delle navi e si inviino anche 50 aerei al giorno se necessario per i trasferimenti, qui del resto c’e’ un buon aeroporto”. Lombardo ha poi aggiunto: ”Noi rimaniamo qui fino a quando non si trova una soluzione”.
Domani, 28 marzo, arriveranno a Lampedusa gli ispettori inviati dall’assessorato regionale alla Salute per verificare la situazione nei centri dove vengono ospitati i migranti ma anche per l’isola. Assieme ai funzionari ci sarà l’assessore alla Salute Massimo Russo.
Mercoledì 30 aprile Lombardo sarà a Palazzo Chigi per un incontro col premier Silvio Berlusconi. Lo si apprende da fonti della Regione siciliana.
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