Il centrodestra fa l’en plein nelle elezioni provinciali 2010. Si votava in quattro province italiane – Imperia, Viterbo, Caserta e L’Aquila – e in tutte ha vinto il centrodestra.
Ad Imperia il candidato Luigi Sappa, supportato da Popolo della libertà e Lega Nord, ha conquistato il 59% dei voti. Sappa, di 62 anni, sindaco di Imperia per dieci anni, dal 1999 al 2009 è stato sostenuto da una colazione formata da Pdl, Lega Nord e Lista Locale per la Libertà. Riccardo Giordano del Pd – appoggiato da Idv, Federazione della Sinistra e Sinistra ecologia e libertà – si è fermato al 32,5% ed è stato praticamente doppiato, mentre il terzo candidato, Fabrizio Giramondo dell’Udc, ha ottenuto poco e niente. Sappa sostituirà sullo scranno di presidente della Provincia Giovanni Giuliano, eletto il 28 maggio del 2006. «Il primo impegno? La costituzione della giunta e l’affinamento del programma con il contributo di tutti» ha detto Sappa.
A Viterbo, il candidato Marcello Meroi (Pdl e Unione di Centro) ha raggiunto il 54,7%. Battuto il candidato Federico Grattarola, del Partito democratico, che si è fermato al 32,1%. «C’e’ stata – ha commentato Meroi – una grande risposta degli elettori su tutto il territorio. Addirittura straordinaria a Viterbo. Credo che sia un riconoscimento anche per il ruolo di amministratore che ho svolto in città».
Nella provincia de L’Aquila il risultato elettorale ha premiato l’impegno del governo Berlusconi nel post-terremoto. Il candidato presidente del centrodestra Antonio Del Corvo ha vinto con il 53,4 per cento dei voti. La candidata del centrosinistra, la combattiva Stefania Pezzopane, si è fermata al 45,3 per cento. Quanto ai risultati dei partiti, alla lista del Pdl è andato il 22 per cento dei voti, il Pd è oltre sette punti sotto con il 14,8 dei voti. L’affluenza alle urne, dato in controtendenza alle elezioni provinciali de L’Aquila, è aumentata del 10,95 per cento: 64,49 contro il 53,54 delle precedenti elezioni regionali del 2008 (ma influì lo scandalo legato ai problemi giudiziari di Del Turco). Il dato è particolarmente significativo poiché in moltissimi comuni della provincia, tra cui quello del capoluogo, vi sono decine di migliaia di terremotati che vivono ancora lontano dai luoghi di residenza, aspetto che aveva fatto temere un calo dei votanti. Nel comune dell’Aquila, il più colpito dal terremoto, l’affluenza è stata del 59,48 per cento (hanno votato 36.501 elettori su 61.363 aventi diritto).
A Caserta invece lo spoglio prosegue a rilento e i dati sono ancora parziali. Con poco più di metà delle schede scrutinate, il centrodestra è in netto vantaggio col 65%, grazie al candidato Domenico Zinzi. Giuseppe Stellato, del Pd, è lontanissimo: per lui solo il 30% dei voti.