ROMA – Secondo Il Fatto Quotidiano il ministro Filippo Patroni Griffi per la casa romana di 109 metri quadrati con vista sul Colosseo paga solo 1.104 euro di Imu da dividere tra acconto e saldo. La casa è quella dello scandalo che ha travolto il ministro, visto che venne acquistata nel 2008 dall’Inps come “casa popolare” per 177mila euro ma è in via Monte Oppio, ovvero nel centro di Roma, dove le case costano almeno quattro volte tanto.
Ora, secondo Il Fatto, Griffi paga di Imu una cifra esigua per quell’appartamento perché, come molte altre case nel centro storico della Capitale, è accatastata al prezzo di 865 euro come “abitazione popolare” in categoria A4. Anche con i nuovi parametri e aliquote imposte per legge (aumento del 5%, moltiplicazione per 160 e aliquota 7,6 per mille), Patroni Griffi, secondo Il Fatto, paga un Imu leggerissima, pur non beneficiando dello sgravio sulla prima casa, visto che non ci risiede è l’ha affittata per 2mila euro al mese a un funzionario dell’Onu.
Quei 1.104 euro totali di Imu di cui parla Il Fatto quindi, e a cui dovrà essere applicata un’addizionale nel momento in cui il comune di Roma deciderà che aliquota imporre sull’ultima rata, sono dovuti al fatto che l’appartamento del ministro, come molte in quella zona, risulta “abitazione popolare” ed è accatastata per una cifra bassa anche se vale il doppio o il triplo di case della stessa grandezza ma costruite in periferia, e che probabilmente si trovano a pagare un’Imu anche più alta.