Imu non s’ha più da fare. Letta alla caccia del tesoretto Monti

ROMA – “Vedremo come si può intervenire sulla rata dell’Imu di dicembre“, parola di Enrico Letta. Si può quindi valutare la possibilità che lo stop al prelievo di giugno possa essere bissato anche alla fine dell’anno. Ma come?

Scrive Goffredo De Marchis su Repubblica:

La prima risposta deve venire da un controllo accurato delle finanze pubbliche. Mario Monti è convinto di aver lasciato un tesoretto che potrebbe tornare utile per l’intervento sulla casa. Ma Letta e Fabrizio Saccomanni vogliono vedere con i loro occhi i numeri e valutare l’eventuale consistenza di questo bonus. Certo, la reazione trionfale del Pdl e dei giornali della destra ha messo in allarme il ministro dell’Economia. Per non parlare di Graziano Delrio, neoministro degli Affari regionali ma soprattutto presidente dell’Anci. I 2 miliardi di giugno dovevano finire nelle tasche vuote dei Comuni. Per finanziare i servizi essenziali.

Ma il centrodestra ormai ha piantato la bandierina della campagna elettorale e non vuole rimuoverla. “Lo scrive anche il Financial Times – spiega il capogruppo del Pdl alla Camera Renato Brunetta – Se si vogliono invertire le politiche di rigore, l’Italia deve cancellare e restituire l’Imu. Dico di più: la cancellazione della tassa sulla prima casa è il primo provvedimento per la crescita. Gli accordi sono chiari: o c’è questa misura o non c’è il governo”.

Scrive ancora De Marchis:

La posizione dei falchi è tutt’altro che isolata nel Pdl. Attraverso la battaglia dell’Imu, Berlusconi vuole dimostrare di avere lui lagolden share del governo. Impugna lui la pistola che inquadra la tempia del premier, deve solo decidere quando premere il grilletto. Il nervosismo di Letta perciò è comprensibile. Non è solo una questione di risorse. È, in maniera pericolosa, un’ipoteca sugli equilibri delicatissimi della maggioranza. Con un centrosinistra che sconta tutto lo scetticismo dei suoi elettori per l’alleanza col “nemico” e invece di essere aiutato a far digerire l’intesa contro natura, viene subito umiliato sul terreno delle promesse berlusconiane.

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Alessandro Avico