“Voglio solo capire”,”al più presto andrò e chiarirò tutto” alla magistratura di Perugia. E’ quanto assicura al Corriere della Sera l’ex ministro delle Infrastrutture, Pietro Lunardi, indagato con il cardinal Crescenzio Sepe nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti alla “cricca”.
Lunardi si dice sorpreso dalla notizia dell’avviso di garanzia. “Non so nulla – afferma – leggo queste cose sui giornali”. Sui presunti favori ottenuti dal costruttore Diego Anemone, l’ex ministro dice: “Non ho mai detto di aver ricevuto favori da Anemone. Così come non ho mai voluto attaccare né Claudio Scajola, né il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso”. C’era un’amicizia con Anemone? “Amici, insomma, conoscenti”, replica Lunardi che aggiunge: “Ci siamo scambiati delle cortesie. Ma niente di che”.