«Non lo posso escludere». Così il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso ha risposto, durante Ballarò alla domanda se gli sia stata tesa una trappola che lo ha fatto finire nell’indagine della procura di Firenze.
«Io ho risolto i problemi dei rifiuti in Campania – ha detto Bertolaso – perchè ho avuto una collaborazione straordinaria delle forze dell’ordine che mi informavano in anticipo di quello che poteva accadere in occasione di un’apertura di qualche discarica e mi davano notizia in diretta su alcune società che potevano essere discutibili dal punto di vista della trasparenza. Io così sono potuto intervenire, cancellando contratti e mandando a casa delle società».
Sulla Maddalena, sottolinea Bertolaso, questa collaborazione invece non c’è stata. «Questa indagine inizia all’inizio del 2008 – ha spiegato – abbiamo iniziato a fare i lavori alla Maddalena ad ottobre del 2008, c’è stato un terremoto a L’Aquila il 6 aprile ed è stato intercettato un mascalzone che ha detto quelle cose orribili. Perchè non mi è stato immediatamente detto che quello si era messo a ridere quando la gente moriva in Abruzzo? Perchè non mi hanno avvisato immediatamente invece di fare questi dischetti che si trovano in tutti i giornalai? Sarei stato certo e non avrei mai potuto far entrare questa società».
«Io sono un funzionario dello Stato – ha ribadito – e ogni volta che mi è stato segnalato per tempo che c’era qualcuno che stava commettendo un illecito io sono potuto intervenire in anticipo ed evitarlo». «Io non sono un dietrologo, non so cosa possa essere accaduto – ha concluso -. Fatto sta che quando alla fine dell’anno è uscito il sondaggio che diceva che ero tra i più popolari in Italia, mi sono preoccupato. E quando il presidente del Consiglio ha detto che mi nominava ministro, mi sono messo le mani nei capelli. Non perchè fossi felice», piuttosto perchè «sono una persona libera e indipendente, che deve dire dei no quando serve».
Quanto al fatto che il cognato Piermarini abbia lavorato alla Maddalena, Bertolaso ha spiegato che è stato preso, non da lui, «perchè e bravo. Adesso perchè è cognato di Bertolaso deve lavorare in Svizzera?»
