Nella sentenza il gup ha ritenuto inesistente il reato di associazione per delinquere e tutti gli imputati ai quali era contestata sono stati assolti. La condanna maggiore, a due anni di reclusione per il reato di abuso, è stata inflitta all’imprenditore ed ex leader della Compagnia delle Opere, Antonio Saladino, che ha rappresentato il principale imputato del processo.
Tutti i condannati, nessuno dei quali ha ruoli politici, hanno ottenuto la sospensione condizionale della pena. Nell’udienza preliminare, invece, il giudice ha disposto il giudizio per 27 indagati e ne ha prosciolti i restanti 28. La Procura generale aveva chiesto il rinvio a giudizio per 47 persone e il proscioglimento degli altri 8. Tutti gli indagati sono stati prosciolti dal reato di associazione per delinquere. La gran parte degli esponenti politici sono stati prosciolti. Per gli indagati rinviati a giudizio il processo inizierà il 9 giugno dinanzi ai giudici del tribunale di Catanzaro.