È indagato per corruzione in un’indagine sulla gestione degli appalti nella Asl di Taranto l’ex segretario pugliese dei Ds Michele Mazzarano, neoeletto al Consiglio regionale della Puglia. Lo si apprende da fonti giudiziarie. Contro Mazzarano, tarantino di Massafra, vi sono le dichiarazioni accusatorie di Gianpaolo Tarantini che ha detto ai pm baresi, che lo hanno interrogato nei mesi scorsi, di aver versato “tangenti” a Mazzarano per “non meno di 10mila euro”, di aver sostenuto personalmente le spese per feste e per un concerto, organizzati dall’esponente politico probabilmente in favore del suo partito”.
In cambio – secondo l’ipotesi accusatoria – Mazzarano avrebbe offerto “copertura politica” a Tarantini per aggiudicarsi appalti nella Asl ionica. L’ex segretario dei Ds ha sempre respinto le accuse di Tarantini, bollandole come “menzogne”. Eletto in Consiglio regionale alle scorse consultazioni, benché avesse espresso la propria volontà di rinunciare alla competizione elettorale dopo aver appreso da organi di informazione di essere coinvolto in una inchiesta sulla sanità,
Mazzarano è da un po’ al centro di polemiche nel suo stesso partito, dove c’è chi gli chiede di dimettersi dalla carica appena ottenuta. In una dichiarazione diffusa l’8 aprile, Mazzarano ha detto di aver deciso di non dimettersi dalla carica di consigliere regionale, e ha annunciato che per ora non si iscriverà al gruppo consiliare del Pd alla Regione Puglia. «Non mi dimetto. Per me – ha detto – sarebbe immorale, tradire la fiducia ricevuta da migliaia di cittadini!».
