ROMA – Metà indennità , questo hanno promesso i nuovi eletti del Movimento 5 Stelle. Ovvero 5000 euro lordi mensili, tolte le ritenute fanno 2500 euro netti circa. E questo, con ogni probabilità , si avvieranno a fare come d’altra parte prevede il decalogo che deputati e senatori grillini hanno accettato di seguire. Soldi tagliati, alla voce indennità , ma non per quanto riguarda diaria e rimborsi vari. L’Huffington Post fa qualche calcolo, calcolo della serva direbbe qualcuno, e fa un totale: l’onorevole grillino, al netto del taglio autoimposto, porterà a casa ogni mese 11,300 euro.
Nel decalogo degli onorevoli grillini, comparso sul sito di Beppe Grillo, alla voce “trattamento economico” si legge:
L’indennità parlamentare percepita dovrà essere di 5 mila euro lordi mensili, il residuo dovrà essere restituito allo Stato insieme all’assegno di solidarietà (detto anche di fine mandato). I parlamentari avranno comunque diritto a ogni altra voce di rimborso tra cui diaria a titolo di rimborso delle spese a Roma, rimborso delle spese per l’esercizio del mandato, benefit per le spese di trasporto e di viaggio, somma forfettaria annua per spese telefoniche e trattamento pensionistico con sistema di calcolo contributivo.
Va detto che un parlamentare, soprattutto se non residente a Roma e costretto quindi a muoversi in macchina, treno e aereo per motivi di lavoro, difficilmente “camperebbe” con circa 2.500 euro al mese. Lodevole, anche perché caso pressoché isolato, l’obiettivo di dimezzare l’indennità . Ma aggiungendo tutte le altre voci si arriva comunque a una signora mensilità , 11,300 euro circa. Ecco come ha fatto i conti l’Huffington Post:
C’è innanzitutto la diaria. Sono 3.503,11 euro al mese ai quali vanno sottratti 206,5 euro per ogni giorno di assenza dai lavori parlamentari e 500 euro se le assenze superano una certa percentuale. Poi ci sono altri 3.690 euro al mese come rimborso spese per l’esercizio del mandato, il 50% per pagare i collaboratori, il 50% in maniera forfetaria. Ci sono poi i rimborsi chilometrici, 3.995 euro ogni tre mesi se il deputato vive oltre i 100 chilometri da Roma. Fanno altri 1.331,7 euro al mese. E, infine, i 3.098,74 euro annui di rimborso delle spese telefoniche. Altri 258,6 euro al mese. Il calcolo è semplice. Per un deputato stakanovista, che non fa assenze, e vive oltre 100 chilometri da Roma, sul suo conto corrente a fine mese si troverebbe: 2.500+3.503+3.690+1.331,7+258,6 = 11.283,3 euro. Gli onorevoli degli altri partiti, (Pd, Pdl, Monti) incasseranno ovviamente 2.500 euro in più.
