ROMA – Antonio Ingroia è nemico del centrosinistra. Lo dice, lo garantisce lui: su questo “Rivoluzione Civile” fa la sua campagna elettorale. Su questo proverà a prendere i voti di quelli a sinistra che non si sentono rappresentati dal centrosinistra delle primarie, quello che sulla piattaforma “Italia. Bene Comune” vede alleati Pd, Sel, Psi e altre piccole formazioni.
Intercettando la “sinistra di lotta” nauseata dall’ipotesi di un governo in condominio con Monti, Fini e Casini, Rivoluzione Civile proverà a superare la soglia del 4% alla Camera e dell’8% su base regionale al Senato.
L’ex pm è alla guida di un battello pirata dalla composizione eterogenea: ci sono lui e Luigi De Magistris, “magistrati arancioni”, ci sono i “rossi” di Paolo Ferrero (Rifondazione Comunista) e Oliviero Diliberto (Pdci), i “verdi” di Angelo Bonelli e l’Italia dei Valori di Antonio Di Pietro.
Nel mirino non ha il centrodestra di Berlusconi, ma Bersani e Vendola per interposto Monti. Il ragionamento di Ingroia è: Monti è il nemico. Ma è nemico anche Bersani, perché il Pd sta con Monti e Vendola lo copre.
È stata un’escalation. Tramontata presto l’idea di un accordo di “desistenza” per far vincere il centrosinistra in regioni a rischio come Lombardia, Campania e Sicilia, dalle parti del Pd si è iniziato a far circolare di nuovo il concetto di “voto utile“: così Veltroni nel 2008 riuscì a prendere i voti della Sinistra Arcobaleno e lasciare Bertinotti (all’epoca accorpato con Pdci e Verdi) fuori dal Parlamento.
Al Pd ha fatto eco Nichi Vendola: “Porte chiuse alla lista Ingroia? Sì. Nella lista Ingroia ci sono Di Pietro, Ferrero, Diliberto, Bonelli. Lì non c’è chiarezza di prospettive. C’è chi vuole considerare il centrosinistra un alleato e chi lo considera un nemico da abbattere: è un guazzabuglio di posizioni politiche”.
Vendola era stato stuzzicato da Ingroia su Twitter: “Caro @NichiVendola, che sinistra è quella che governerà con Monti?”. La risposta del leader di Sel: “Caro @AntonioIngroia noi vogliamo un governo di centrosinistra in cui non ci sia @senatoremonti. Tu sei con noi o contro di noi?”. Si inserisce Bersani: “”Che sinistra è quella che rischia di far vincere la destra? Questo è il punto: tutti i voti sono utili, è questione di gusti, tutti gli sono elettori rispettabili ma se si cerca per battere la destra c’è solo quello di centrosinistra e per noi”
Che sinistra è quella che rischia di far vincere la destra? Risposta di Ingroia a Bersani: “La tua“.
Parole definitive che sanciscono una campagna elettorale in solitario. Anche perché Ingroia, che aveva timidamente aperto a Grillo (“Lo vedrei ministro”) ha ricevuto dal comico genovese il benservito, anche se non diretto. Sul blog Beppegrillo.com è ospitato il video di Lidia Undiemi, una sostenitrice delusa del magistrato palermitano, filmato accompagnato da un intervento del blogger d’assalto Piero Ricca, che finì in prima pagina per le sue incursioni antiberlusconiane. Ricca mette per iscritto i sette motivi per non votare Rivoluzione Civile:
”1. Il leaderismo;
2. L’ambiguità magistratura-politica;
3. Il maquillage dietro il nome di Ingroia;
4. L’unione artificiale fra diversi: comunisti di varia scuola con ex fascisti, garantisti terzomondisti con manettari e sbirri;
5. Il rapporto con il Pd;
6. Il criterio di selezione dei candidati;
7. L’ispiratore dell’operazione Luigi De Magistris, che ha piazzato qualche suo uomo in pole per la Camera”.