Vantini ha fatto riferimento alle dichiarazioni del Presidente della Camera Gianfranco Fini, che il 27 aprile aveva detto che l’inno del Pdl non gli piace. “Io credo – ha aggiunto Vantini – che il Presidente Fini non abbia compreso che questo inno non è stato voluto da coordinatori o fondatori, ma dalla base e dal popolo. Trovo fuori posto, con tutto il rispetto per Fini, questa sua posizione”.
“Se Fini – ha detto ancora Vantini – non ha trovato nessuno che gli scriva una canzone non se la deve prendere, evidentemente il Presidente Berlusconi ha un carisma tale che ha fatto sì che qualcuno scrivesse una canzone del genere. Molti lo amano e quindi da qui nasce la canzone”.
“Nella strofa – ha osservato ancora il cantautore veronese – comunque ci può stare tutto: meno male che Fini c’é, meno male che Bocchino c’é ma qui in effetti forse stiamo un po’ esagerando”.
“Volevo ricordare a Bruno Vespa e a Giovanni Floris – ha concluso – che questa canzone l’ho scritta io e non Apicella, che comunque è un mio amico”.