Il limite dei 75 giorni per la durata massima delle intercettazioni non si tocca, per il resto la maggioranza sta pensando ad alcuni “aggiustamenti” sul disegno di legge sulle intercettazioni. Ad affermarlo è il presidente della commissione Giustizia del Senato Filippo Berselli che ha partecipato al vertice con il ministro Angelino Alfano a Palazzo Madama.
Al summit, convocato dal presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri, erano presenti anche il sottosegretario alla Giustizia, Giacomo Caliendo, i senatori Pietro Longo e Giuseppe Valentino e il relatore del ddl Roberto Centaro. Minime, dunque, sarebbero le aperture da parte del governo e i berlusconiani del Pdl su eventuali modifiche richieste dai finiani.
Nel corso della riunione alla quale ha preso parte oltre al Guardasigilli, a Berselli e al presidente dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri, si è fatto il punto sulle due proposte di modifica di Lega e Pdl che per il momento sono state accantonate. Di queste due norme, infatti, si tornerà a parlare nella seduta di commissione convocata per martedì mattina.
“Per ora – aggiunge Berselli – posso solo dire che ci sono delle riflessioni in corso”, ma di più non vuole dire. “Ci troviamo di fronte al muro dell’opposizione – sottolinea – perché loro oggi si aspettavano di veder approvati tutti gli 11 emendamenti e di veder respinti tutti i loro sub-emendamenti per scatenare subito dopo una campagna mediatica contro di noi”.
Ma sulla durata delle intercettazioni la maggioranza non è disposta a mediare. “Il termine previsto dal ddl sulla durata massima delle intercettazioni non si tocca -dice Berselli – Settantacinque giorni sono più che sufficienti. La questione dei 75 giorni è davvero risibile perché nella versione del ddl intercettazioni licenziata dalla Camera il termine per la durata dei controlli era ancora più corto. In più bisogna capire bene cosa si propone per la norma transitoria. Il deputato Italo Bocchino dice che dovrà essere cambiata. Bene, ci dicano come…”.
Infine Berselli afferma che “le questioni che riguardano la norma sulla pedofilia e la norma transitoria verranno esaminate martedì prossimo, di mattina”.
