”Se la maggioranza non accetta di cambiare il disegno di legge sulle intercettazioni vuol dire che non vuole che questa legge, che pure andrebbe fatta per tutelare la privacy e non certo per indebolire la tutela della legalità, venga approvata”. E’ la risposta che dà il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini ad una domanda dei giornalisti a Montecitorio.
“La legge – dice – va profondamente cambiata: alla maggioranza diciamo basta all’esibizionismo muscolare, costruiamo assieme una proposta diversa, che tuteli la privacy, la legalità e la libertà di stampa”.
Casini condivide pienamente le parole del Capo dello Stato: ”Il Presidente della Repubblicaè stato ineccepibile: nelle sue parole c’è stata grande considerazione per il lavoro del Parlamento e della commissione Giustizia della Camera”, che ha fatto delle importanti audizioni ”non certo per perdere tempo, ma per capire cosa pensano gli operatori della sicurezza e chi lotta contro la mafia di questa legge e la sentenza è stata inappellabile”.
E’ invece ”inutile, come fa Ghedini, fare le pulci alle parole del Capo dello Stato, perché si perde di vista la dinamica istituzionale. E’ una questione molto seria di cui il presidente della Repubblica, in maniera molto seria, si è sempre fatto carico. Penso che l’evocazione al ‘doveva essere eletto, doveva farsi eleggere’, non c’entri assolutamente nulla. E’ un’evocazione – afferma Casini – che dimostra che Ghedini non ha capito il senso delle critiche che tutto il mondo, e non il Capo dello Stato, sta facendo a questa legge”.