
Subito scontro tra maggioranza e opposizioni in commissione Giustizia alla Camera su un giro di audizioni in vista del ”passaggio” in terza lettura del ddl sulle intercettazioni.
Oggi Pd e Idv hanno subito presentato, durante l’ufficio di Presidenza che deve stabilire il calendario dei lavori, una fitta richiesta di ascoltare esperti:esponenti della Magistratura, del giornalismo (Fnsi e Ordine), dell’avvocatura e del mondo accademico e studiosi. Alla richiesta si e’ rapidamente associata l’Udc ma e’ arrivato immediato il ”no” di Lega e Pdl.
La richiesta è stata giudicata come un tentativo di prender tempo da parte della maggioranza, ma e’ stato motivato dalle opposizioni dall’arrivo alla Camera di un testo abbastanza modificato rispetto a quello approvato nel 2009. Nettissima l’opposizione del Pdl che ha sottolineato le molte audizioni gia’ fatte in passato e il fatto che si e’ ormai alla terza lettura: abbiamo ascoltato tutti quelli che avevano qualcosa da dire, ha detto in sostanza Enrico Costa, capogruppo pdl Lega in commissione.
Ma il Pd va avanti e attacca: ”Sarebbe grave se il dibattito di un provvedimento cosi’ importante, che incide sui diritti fondamentali degli italiani, fosse condizionato dagli umori e dai rapporti personali dei rappresentanti della maggioranza”, dice Donatella Ferranti, capogruppo Pd in commissione Giustizia della Camera.
”Auspico che il presidente Bongiorno -rimarca l’esponente del Pd- tenga fede ai propri impegni ed assicuri, come ha scritto a Franceschini, la corretta applicazione del regolamento compreso le modalita’ di svolgimento delle audizioni che sono fondamentali per una efficace istruttoria delle numerose modifiche apportate al Senato”.
