Il Presidente dell’IdV, a Isernia, ha annunciato che “dopo aver occupato il Senato, occuperà anche la Camera per tentare di bloccare un provvedimento antidemocratico, di regime fascista e piduista nel nostro paese. Ci appelliamo alla comunità tutta e al capo dello Stato – ha detto ancora Di Pietro – affinché si eviti la distruzione della nostra Costituzione.
Informare i cittadini di quel che accade nelle segrete stanze del potere è un diritto dovere che alla stampa non dobbiamo togliere, altrimenti è bavaglio. E’ regime. Togliere ai magistrati gli strumenti per combattere la criminalità vuole dire favorire la criminalità. Vuole dire far vincere il più forte, il più spregiudicato”.
Antonio di Pietro ha definito l’azione dell’IdV contro il ddl sulle intercettazioni “un atto di resistenza estrema. Raccoglieremo firme per abrogare la legge – ha aggiunto – ai cittadini diciamo di non cadere più nel tranello mediatico di Silvio Berlusconi che si è fatto votare dicendo alla gente che avrebbe risolto i guai dei cittadini e invece era per risolvere i guai suoi e degli amici suoi”.