“Accetto che al governo siedano dei tecnici, ma le dichiarazioni su una cosa importante come l’Irap le deve fare un politico, mica un non eletto”. Roberto Calderoli, intervistato da Repubblica, torna a ribadire che “il testo sull’Irap letto dal sottosegretario alla presidenza sembra scritto da qualcuno che non ha capito bene la dimensione del problema. Perchè per avviare questa operazione non c’è la copertura”.
Ad ogni modo, sottolinea il ministro leghista, “di politica economica è titolato a parlare solo il ministro dell’Economia” e “chi pensa che sia possibile fare ancora debito pubblico non capisce che è cambiato il mondo”. Dunque “Tremonti, un vero asso, resta ben saldo al suo posto”.
Diversamente, il ministro per la Semplificazione ripropone la metafora del “gatto sulla via Aurelia” come tempo, politico, vitale di un tecnico al timone di via XX Settembre. Temi che mettono alla prova i rapporti dentro governo e maggioranza. L’esponente leghista esclude elezioni anticipate ma non nasconde quello di “un governicchio di unità nazionale, semmai, la solita roba dei poteri forti. A chi vuole sovvertire ciò che è uscito dalle urne purtroppo si aggiunge chi non capisce e diventa complice”.
Un messaggio anche per Fini: “Se un aspirante delfino ne vede un altro che salta dall’acqua più alto di lui, è chiaro che si allarma”.