E’ l’esito della ‘frettolosa’ chiusura dei lavori d’aula andata in scena a Trieste. Dopo aver approvato la legge sul riordino delle telecomunicazioni, il Consiglio ha iniziato a discutere, intorno alle 18, la mozione del Pd che puntava ad impegnare la giunta regionale sui criteri per la chiusura di uffici e scuole nella giornata di festa nazionale.
Ma dopo i primi due interventi, è stato il Pd, in accordo con il Pdl, a proporre la chiusura dei lavori, considerato che mancavano appena 20 minuti al termine delle 18.30, ora in cui era prevista la fine dei lavori. Un voto trasversale ha così decretato la fine della seduta (con 15 minuti d’anticipo) e il rinvio della mozione a fine marzo.
Ironicamente, è stata proprio la Lega Nord, che anche in Friuli Venezia Giulia non ha fatto mistero di non voler festeggiare il 17 marzo, ad accusare i poli di ”aver fretta di andare a casa. Quella che volete festeggiare – hanno detto i leghisti – e’ un’unita’ di salame e formaggio”.