ROMA – Soglia di sbarramento al 3% e premio di lista al 40%. Il Senato ha approvato i due emendamenti Finocchiaro che recepiscono l’accordo sul nuovo Italicum, ossia il cosiddetto Patto del Nazareno. Si tratta del cuore della riforma elettorale, che può dirsi ormai a un passo dal varo finale previsto per martedì alle 17.
Il primo emendamento è quello che attribuisce il premio di maggioranza alla lista vincente, anziché alla coalizione, come prevedeva il testo approvato dalla Camera. Inoltre stabilisce che il premio consiste nel far raggiungere 340 seggi alla Camera, mentre in prima lettura si era parlato di un premio che portasse il vincitore al 53% dei seggi.
L’emendamento approvato abbassa poi lo sbarramento al 3%, mentre il testo approvato a Montecitorio stabiliva una serie di soglie: 4,5% per i partiti all’interno di una coalizione; 8% per quelli che correvano da soli; 12% per le coalizioni.
L’altro emendamento porta invece dal 37% al 40% la soglia per il premio di lista, ossia la percentuale di voti che un partito deve raggiungere per ottenere il premio di maggioranza, senza la quale si va al secondo turno.
Inoltre l’emendamento sostituisce i listini bloccati con un sistema in cui il capilista dei partiti in ciascuno dei 100 collegi è bloccato, mentre per gli altri candidati che concorrono per un seggio valgono le preferenze.
Infine l’emendamento inserisce una clausola secondo cui la legge entra in vigore il 1 luglio 2016.
Il voto finale del Senato sulla legge elettorale avverrà domani alle 17. Lo ha stabilito la Conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama