Scalfarotto (Pd) “Copertura sanitaria per conviventi? Se sei gay non è scontata”

ROMA – Il deputato del Pd Ivan Scalfarotto ha chiesto di poter estendere la sua assicurazione sanitaria di parlamentare al compagno Federico. Ma si è dovuto scontrare contro l’evidenza burocratica di una “verifica istruttoria”: la domanda, presentata all’ufficio di presidenza della Camera,  dovrà infatti essere valutata dal vicepresidente Roberto Giachetti (Pd). Scalfarotto ha però immediatamente contestato la necessità di questa valutazione. Se un deputato ha un convivente di sesso diverso, può estendere anche a questo la sua copertura sanitaria da parlamentare. Ma se il deputato è dello stesso sesso, la cosa non è così scontata.

Scalfarotto, 47 anni, dichiaratamente gay, si è chiesto: se è obbligatoria e automatica per gli etero perché i gay devono chiedere il permesso? Scalfarotto è infatti stato obbligato a presentare una domanda e attendere un’istruttoria dell’ufficio di presidenza, che può anche decidere dopo il termine della legislatura.

”L’assicurazione sanitaria è imposta dalla legge per tutti i parlamentari ed è prelevata alla fonte – ha spiegato Scalfarotto ai giornalisti a Montecitorio – Il regolamento della Camera prevede che la copertura possa essere estesa al coniuge o al convivente more uxorio del deputato, previo il pagamento di un contributo. Il regolamento non indica ‘convivente di sesso diverso’, quindi avrebbe dovuto essere estesa automaticamente al mio compagno Federico. Invece, all’ufficio di presidenza mi hanno detto ‘fai una domanda per questo e la valuteremo’”.

”Io mi sento umiliato come parlamentare e come cittadino – ha proseguito Scalfarotto – Mi ferisce che, nel dubbio, si sia scelta una interpretazione del regolamento esclusiva e non inclusiva. Alla fine ho dovuto presentare la domanda, anche se non ero d’accordo, e ho scritto una lettera molto dura all’ufficio di presidenza. Ho scritto che spero che mi rispondano al più presto, visto che la collega Anna Paola Concia nella passata legislatura ha dovuto aspettare cinque anni per la stessa richiesta (e se l’è vista respingere all’ultimo giorno)”.

”Il parlamento dovrà riconoscere che io e Federico siamo una famiglia” ha concluso Scalfarotto, che in questa legislatura ha già presentato una proposta di legge sulle nozze gay.

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Daniela Lauria