«Penso che ci siano meno pregi nella rigidità del lavoro che non nella flessibilità, perchè la vita è in continuo cambiamento». Così il vicepresidente di Fiat, John Elkann, ha risposto a Torino ad uno studente che gli chiedeva un commento al dibattito in corso sul posto fisso e la flessibilità.
«Credo che non ci siano risposte uniche – ha aggiunto John Elkann – dipende dalle situazioni: avere regole che diano più opportunità a persone ed aziende di accordarsi è certamente meglio. Quello che è importante è che le imprese riescano a trovare spazi, mercati ed a produrre ricchezze da distribuire nella collettività».
Per il vicepresidente di Fiat, «creare questo tipo di ambiente e di situazione è quello che, bene o male, i governi dovrebbero fare».
«Dopodichè – ha proseguito Elkann – penso ci siano meno pregi nella rigidità del lavoro che non nella flessibilità perchè la vita è in continuo cambiamento. La flessibilità permette, infatti, nei momenti buoni di avere più lavoro e lavori migliori, e nei momenti meno buoni di essere più veloci nel ridurre. Questo permette agli individui di poter avere percorsi di carriera superiori».
«Non ho dubbi – ha concluso il vicepresidente- meglio la flessibilità che la rigidità, anche se, certo, ci sono equilibri difficili da trovare».
