
ROMA – Riccardo Fraccaro del Movimento 5 Stelle l’ha definita in modo felice la “Casta Crociere”. Perché gli italiani pagano, senza saperlo, ogni anno con soldi pubblici i viaggi di ex senatori e deputati. Una spesa che in media fa un milione l’anno per viaggi di politici che non sono più neppure parlamentari.
Da mesi si dibatte per un taglio di questo fondo. Ma un taglio decisamente parziale. Spiega su La Stampa Carlo Bertini che nella proposta di riforma che circola
la novità è che gli ex avranno un plafond di 900 euro, non a fondo perduto ma a fronte di un rimborso dei biglietti. Solo per la tratta fino a Roma. E non a vita, ma per dieci anni, che dalla prossima legislatura caleranno a cinque.
Di abolirla del tutto, invece, ne parlano in pochi. Tutti all’opposizione. Perché, spiega il questore del Pd, Paolo Fontanelli,
“Noi siamo per linea di un graduale riduzione, per non demonizzare chi ha fatto politica”.
A chiedere l’abolizione totale del fondo restano Movimento 5 Stelle e Lega Nord. Di accordo, però, neanche l’ombra. Secondo Fraccaro “spendere ogni anno 900 mila euro per il rimborso dei viaggi degli ex deputati è uno scandalo che grida vendetta. Sono moltissime le voci di bilancio da tagliare dei costi della politica. A breve si svolgerà una nuova riunione e chiediamo alla Boldrini, ai questori e a tutti i partiti di accogliere la nostra proposta per cancellare subito i rimborsi viaggi agli ex deputati, un privilegio assurdo”.
Tra un paio di settimane sapremo se la “Casta Crociere” sarà ancora sul mercato.