La Russa: no indennizzi a ex internati militari nei lager nazisti

Ignazio la Russa

Gli ex militari italiani internati nei lager nazisti sono rimasti esclusi, nella quasi totalità, dai programmi di indennizzi e compensazioni che si sono succeduti negli anni. Lo ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, nel corso del question time di oggi, 8 aprile.

Vari appartenenti a questa categoria, ha ricordato La Russa, “hanno promosso presso tribunali italiani oltre 50 processi per richieste di indennizzo allo Stato tedesco. A questo contenzioso si collega il ricorso della Germania alla Corte internazionale di giustizia per asserita violazione da parte dell’Italia dell’immunità giurisdizionale dello Stato tedesco”.

“A fronte della indisponibilità del Governo tedesco di includere gli ex internati militari italiani tra i beneficiari degli indenizzi – ha proseguito il ministro – e in attesa degli esiti del contenzioso davanti alla Corte di giustizia, l’azione del ministero degli Esteri si è orientata verso la ricerca di un’intesa con la Germania su gesti di peso politico e morale indirizzati verso gli ex internati o loro eredi”.

La legge Finanziaria 2007, ha poi ricordato La Russa, ” ha riconosciuto una medaglia d’onore a titolo di riconoscimento morale al sacrificio di tanti cittadini italiani deportati nei lager nazisti. Nella stessa legge è prevista l’istituzione di un Comitato con l’incarico di esaminare le istanze relative alle onorificenze. I soggetti interessati sono 600mila, ma finora sono state ricevute istanze per 11mila persone: 5mila medaglie sono state già consegnate”. Quanto ad indennizzi e vitalizi, ha aggiunto, “le delibere adottate sono state 12.673 in seguito ad una relazione del 1968. Quelle che non hanno ricevuto risposta sono probabilmente quelle della specifica categoria degli ex internati militari italiani”.

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