ROMA, 19 LUG – ''Giulio e' sempre stato un po' geloso di me. Invidiosetto della mia intraprendenza e della mia liberta'. Un'invidia sana, pero': vorrebbe avere un pezzo della mia liberta' perche' e' sotto una morsa che spesso lo porta a non essere se stesso''. Cosi' Angiola Tremonti, artista e sorella del ministro Giulio Tremonti in un'intervista a Diva e donna in edicola domani.
''A Giulio non si puo' chiedere l'impossibile: in un momento di crisi come una buona madre tiene un po' chiuso il portafoglio. Lui pensa al bene degli italiani piu' che a quello dei ministeri o al denaro elargito a enti dove spesso manca il controllo su entrate e uscite''. Poi svela: ''Giulio e' sempre stato molto corteggiato e ambito dalle donne: da giovani, io imitando la sua voce chiamavo le ragazzine che gli facevano il filo e mi divertivo fissando appuntamenti a cui poi Giulio non si presentava''.
