ROMA – Abolire il reato di immigrazione clandestina: a proporlo è il senatore del Pdl Carlo Giovanardi. Ovvero un senatore di quello stesso partito che, nel 2009 insieme alla Lega Nord, ha introdotto il reato.
”In un diluvio di demagogia – dice Giovanardi – avanzo tre proposte responsabili e fattibili per reagire alla tragedia di Lampedusa: tornare alla impostazione originale della Turco-Napolitano, confermata dalla Bossi Fini, con l’abrogazione del reato contravvenzionale introdotto con la legge 94 del 2009, che sanziona penalmente il mero ingresso e soggiorno irregolare dello straniero, creando una assurda sovrapposizione tra illecito amministrativo e illecito penale, da me inutilmente contrastato a suo tempo, come responsabile delle politiche familiari del Governo Berlusconi;
non scrivere libri dei sogni, ma trovare subito le risorse finanziarie per ampliare i Centri di prima accoglienza e rendere agibili e vivibili i CIE, sia dal punto di vista di un dignitoso trattamento degli ospiti che da quello della effettività delle espulsioni, uscendo dalla logica perversa del risparmio, introdotta dal Governo Monti, che costringe poi a spendere milioni di Euro per chiudere e ristrutturare gli ambienti distrutti dalle rivolte; impostare una legge navale che consenta di avere mezzi per pattugliare efficacemente le nostre coste, sia in funzione di sicurezza che di interventi umanitari, con un maggior immediato coordinamento della Marina, Guardia Costiera e mezzi navali delle varie forze di Polizia impegnate in quel Teatro”.
La legge che introduce il reato di immigrazione clandestina è stata introdotta durante il governo Berlusconi sostenuto dallo stesso Giovanardi nel 2009. Da sempre, però, il senatore è stato tra le voci più perplesse sulla norma.