
«Gli aquilani non potranno mai pagare le tasse in questo momento». Lo ha detto la presidente della Provincia, Stefania Pezzopane sulla possibilità del ripristino delle imposte nelle aree del cratere, in cui erano state sospese dopo il terremoto. È stata sua l’idea di convocare nella mattinata del 7 dicembre un’assemblea pubblica con tutte le categorie cittadine sulla questione fiscale.
Come riportato dall’Ansa, la Pezzopane ha dichiarato che «non è un caso se in tutte le tragedie più importanti i contributi fiscali sono stati sospesi per almeno 18 mesi ed è stato chiesto ai contribuenti di restituire solo una parte anni dopo in maniera dilazionata. È andata così – ha aggiunto – in Umbria, in Molise e nelle grandi alluvioni».
«Qui invece si chiede ai cittadini di tornare subito a regime fiscale ordinario e di restituire contemporaneamente i tributi non versati». Una situazione che si aggiunge alle difficili condizioni economiche di una città in cui meno del 40% delle imprese sono tornate a lavorare a pieno regime. «In questi giorni – ha aggiunto Pezzopane – il ricorso ai prestiti è lievitato e in aggiunta si chiede di tornare a pagare l’Ici anche sulle seconde case distrutte, l’Irap e le altre imposte».
In un auditorium Carispaq affollato come mai prima d’ora i cittadini sono a confronto con alcuni parlamentari abruzzesi tra cui Tommaso Ginoble, Augusto Di Stanislao e Alfonso Mascitelli (Idv), insieme a Giovanni Lolli (Pd). «Stanno facendo una vera e propria zona franca al contrario – ha detto Lolli – perché sulle tasse da restituire ci saranno anche da pagare gli interessi. Smontiamo questo presepe che ci stanno costruendo attorno e facciamo capire all’Italia che questa purtroppo è la verà realtà. Solo con una protesta pacifica, ma unitaria – ha concluso Lolli – possiamo far capire che questa città, se le cose rimangono così, proprio non può farcela».
