Alla vigilia dell’atteso intervento del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi in Aula, i deputati siciliani Saverio Romano, Calogero Mannino, Giuseppe Drago, Giuseppe Ruvolo e il campano Michele Pisacane ufficializzano il loro addio all’Udc lasciando il gruppo alla Camera per dare vita a una componente del Misto che si chiamerà ‘Popolari per l’Italia di domani’.
I cinque, tuttavia, nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio, smentiscono le voci che li vorrebbero destinatari di offerte da parte del premier in cambio del loro voto favorevole per domani 29 settembre: “Ci viene da ridere quando sentiamo queste insinuazioni che peraltro sono calunnie di fuoco amico”, assicura Romano. “Non siamo interessati ad alcunché – prosegue – né ad offerte di governo, né di sottogoverno”.
E ribadendo che la decisione sul voto di domani la prenderanno solo dopo aver ascoltato Berlusconi, Romano garantisce: “Non voteremo mai per risolvere i problemi della maggioranza, stiamo esprimendo una posizione politica in dissenso rispetto alla linea di Casini”.
E il leader Udc, infatti, è il principale destinatario degli strali dei deputati dissidenti nel corso della conferenza stampa: “Ha personalizzato il partito – afferma Mannino – accanto al partito di Berlusconi, c’è quello dei berluschini”.
”Vorremmo che Casini tornasse sui suoi passi – conclude Mannino – e che annunciasse la nascita di un vero terzo polo: un vero centro che dialoghi con il centrodestra. La tradizione Dc non puo’ finire (cosi’ come avvenne 16 anni fa) all’interno della sinistra. Noi dobbiamo difendere quella tradizione e preservarla da qualsiasi cosa possa metterla a rischio”.