MILANO – ”Tra Moratti e Santanché io personalmente scelgo il sindaco, perché si è impegnato a riportare la campagna elettorale su Milano e sui suoi problemi reali”. Così il leghista Matteo Salvini torna a schierarsi dalla parte di Letizia Moratti sul caso Roberto Lassini e dopo aver chiesto all’autore dei manifesti anti-pm di rinunciare a una sua elezione in consiglio comunale a Milano, ora difende il sindaco dalle bordate del sottosegretario all’Attuazione del Programma.
”Non vedo quale valore aggiunto possa portare Lassini al consiglio comunale di Milano – ha osservato Salvini – con i suoi manifesti che equiparano i pm alle Brigate Rosse”. ”L’ho già detto – ha concluso Salvini – se Lassini è una persona seria, dovrebbe rinunciare alla carica se anche venisse eletto. Ma sono certo che non prenderà nemmeno un voto perché ai milanesi interessano il destino dell’ex Paolo Pini o quello del Marchiondi e non le sue farneticazioni sulla magistratura e il terrorismo”.