ROMA – ”Dico con nettezza che in queste critiche sento forte l’impronta di una arretratezza sessista dura a morire nella vita pubblica italiana”. Così la presidente della camera, Laura Boldrini, stigmatizza su facebook le critiche lette su alcuni media relative alla presenza del suo compagno alla cerimonia in ricordo di Nelson Mandela.
La presidente della Camera, Laura Boldrini, sottolinea sul suo profilo facebook che ”le critiche si sono concentrate sulla partecipazione del mio compagno”. Per questo, spiega, intende replicare.
”Dov’è il problema, posto che la sua presenza non è costata un euro, per le ragioni che ho spiegato? Ed è bene che si sappia che, quando nei mesi scorsi ha avuto la possibilità di accompagnarmi in qualche altra missione, si è sempre pagato di tasca sua – come è giusto – il viaggio in aereo di linea o in treno. Al di là di inesistenti ragioni economiche, credo proprio che il problema sia un altro, nelle polemiche di queste ore. A fare “scandalo” è il fatto che una donna delle istituzioni sia accompagnata da suo marito o dal suo compagno. Nessuno si sogna di contestare la presenza di una moglie o di una compagna al fianco dei vertici istituzionali di genere maschile. In Italia come in tutto il mondo, da sempre persone con incarichi istituzionali viaggiano in coppia, senza che questo rappresenti uno scandalo. Non amo l’ipocrisia, e dunque dico con nettezza che in queste critiche sento forte l’impronta di una arretratezza sessista dura a morire nella vita pubblica italiana. Per questo non ho voluto ignorare le polemiche: perché penso che non riguardino solo me, ma lo spazio che a noi donne viene “concesso” nell’Italia di oggi. C’è ancora molta strada da fare”.