Lavoro, approvato in Senato il disegno di legge

Il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi

Via libera al disegno di legge delega sul lavoro, collegato alla Finanziaria, approvato in via definitiva dall’Aula del Senato che lo ha esaminato in quarta lettura. I voti favorevoli sono stati 151, quelli contrari 83 e 5 gli astenuti.

La legge prevede modifiche sostanziali al processo del lavoro. Al momento, infatti, in caso di controversie come le cause per licenziamento, a decidere è sempre e comunque un magistrato del lavoro secondo il principio del tentativo di conciliazione delle parti e della rapidità del processo. Ora invece, al momento dell’assunzione, sul contratto si potrà firmare una clausola che vincola al ricorso ad un arbitro in caso di controversia.

Ed è proprio questo il punto più discusso della legge: al momento dell’assunzione, soprattutto in tempi di crisi, il potere del lavoratore è ridotto al minimo e la scelta dell’arbitro rischia di diventare una conditio sine qua non di inizio rapporto professionale con conseguente indebolimento della posizione del lavoratore.

Il provvedimento contiene fra l’altro norme sui lavori usuranti, gli ammortizzatori sociali, l’apprendistato e le controversie sul lavoro.

Tra le fila dell’opposizione non mancano le proteste. Il democratico Tiziano Treu, ex ministro del Lavoro, parla di un disegno di legge «eversivo rispetto all’intero ordinamento giuslavoristico» ed è tra i firmatari di un appello “Fermiano la controriforma del diritto del lavoro” contro la nuova misura. Una posizione forte per un giuslavorista che, anche nel recente passato, ha mostrato aperture significative verso le riforme del lavoro che andavano in direzione della “flessibilità”. Treu in ogni caso non è isolato: la petizione porta anche le firme del giurista di Bologna Umberto Romagnoli, il sociologo torinese Luciano Gallino, l’ex presidente dell’Inps Massimo Paci.

Ecco, in sintesi, i punti chiave del testo di legge:

APPRENDISTATO A 15 ANNI VALE COME ULTIMO ANNO SCUOLA OBBLIGO. Possibilità di assolvere l’ultimo anno di obbligo scolastico, fissato a 16 anni, anche con l’apprendistato, che quindi varrà per i 15enni come stare in classe. Esplicitata la necessità di un’intesa regioni-ministeri Lavoro e Istruzione, sentite le parti sociali, per la regolamentazione di tale percorso; come indicato nel decreto legislativo attuativo della legge Biagi.

DELEGA PER USURANTI, CRITERI PRIORITA’ PENSIONAMENTO. Una clausola di salvaguardia per il pensionamento anticipato (minimo 57 anni di età e 35 di contributi) dei lavoratori impiegati in attività usuranti, come i dipendenti notturni o gli addetti alla ‘linea di catena’, indica un criterio di priorità “in ragione della maturazione dei requisiti agevolati e, a parità degli stessi, della data di presentazione della domanda”. La delega al governo fissa in tre mesi dall’entrata in vigore della legge l’adozione dei decreti legislativi.

CONGEDI, CONCILIAZIONE, ARBITRATO E LICENZIAMENTO. Soppressi i limiti per il riscatto dei periodi di congedo di maternità o parentale fuori dal rapporto di lavoro. Ripristinata la legge Biagi nella parte in cui autorizza i consulenti del lavoro ad avere un ruolo attivo nelle procedure di conciliazione. Le controversie di lavoro possono essere demandate, attraverso la certificazione, ad un arbitrato e l’inserimento delle clausole compromissorie viene legato alla contrattazione collettiva ed al confronto con le parti sociali. In tema di licenziamento, è estesa a tutti i rapporti di lavoro la possibilità di procedere all’impugnazione, entro 60 giorni.

ART. 18 AGGIRATO PER I SINDACATI: si contesta la norma che prevede che già nel contratto di assunzione, in deroga dai contratti collettivi, si stabilisce che in caso di contrasto le parti si affidano ad un arbitrato. Il timore è che al momento dell’ assunzione il lavoratore accetti la via del’ arbitrato che lo garantisce di meno rispetto al contratto che prevede l’art 18 che tutela chi è licenziato senza giusta causa. –

DIRIGENTI MEDICI E SANITARI DEL SSN IN PENSIONE A 70 ANNI. Tutti i dirigenti medici e del ruolo sanitario del Ssn (quindi, per esempio, anche biologi e farmacisti) potranno andare in pensione entro i 70 anni di età e con 40 anni di contributi effettivi. Ciò vale anche per coloro in servizio al 31 gennaio 2010. Tale permanenza “non può dar luogo ad un aumento del numero dei dirigenti”.

TEMPI PIU’ LUNGHI PER RIFORMA AMMORTIZZATORI. Passa a 24 mesi dall’entrata in vigore della legge in questione – non più 36 mesi dalla legge di attuazione del Protocollo sul welfare del 2007 – il tempo perché il governo eserciti le deleghe sulla riforma degli ammortizzatori sociali per il riordino degli strumenti a sostegno del reddito, così come dei servizi per l’impiego, degli incentivi all’occupazione e dell’apprendistato e, più in particolare, dell’occupazione femminile.

PROCESSI LAVORO. I processi del lavoro tornano ad essere gratuiti. Nei casi di violazione nella trasformazione del contratto di lavoro a tempo determinato a tempo indeterminato, il datore di lavoro dovrà risarcire il lavoratore con una indennità onnicomprensiva fissata tra 2,5 a 12 mensilità. Indennità ridotta alla metà nel caso di contratti collettivi che prevedano l’assunzione, anche a tempo indeterminato, di lavoratori già occupati a termine nell’ambito di specifiche graduatorie.

BORSA NAZIONALE LAVORO, ANCHE CURRICULA LAUREATI ON-LINE. Rafforzata la Borsa nazionale del lavoro, con l’inserimento on-line anche dei curricula degli studenti da parte dell’Ateneo per i dodici mesi successivi alla laurea; prevista anche la pubblicazione telematica dei bandi e dei concorsi della Pa, oltre ai dati relativi ad assunzione, proroga, trasformazione o cessazione dei rapporti di lavoro.

CASELLARIO CENTRALE INFORTUNI. Al via l’organizzazione del Casellario centrale degli infortuni, in capo all’Inail.

SINO A TRE ANNI PER DOMANDE ALBO ARTIGIANI. Passa da due a tre anni l’efficacia delle domande di iscrizione e cancellazione dall’albo delle imprese artigiane da comunicare all’Inps.

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