ROMA, 27 FEB – ''Credo vada riconosciuta in Marchionne un'abilita' nel gestire la Fiat, perche' l'ha presa in mano in un periodo di grave difficolta'. Credo anche che nelle relazioni industriali, con coraggio e sfidando le critiche, grazie anche al governo precedente, si sia sperimentata la contrattazione aziendale, superando il '900 cioe' l'epoca delle ideologie, delle contrapposizioni tra datore di lavoro e lavoratore'': cosi' Mariastella Gelmini del Pdl all'Infedele su La7.
''E' un risultato molto importante dal quale ripartire. Penso sia sbagliato inseguire la conflittualita' tra imprenditori e lavoratori. Entrambi sono partecipi di uno stesso destino''.
''Credo che una delle ragioni della debolezza degli stipendi italiani – ha detto ancora la parlamentare del Pdl – stia nella rigidita' di un certo sindacato, nel potere di veto che troppe volte e' stato applicato e nella impossibilita' di fare le riforme. Tutto questo alla fine e' andato a danneggiare anche i lavoratori, non solo il sistema Paese nel suo complesso. Finche' andiamo avanti con la Cgil e la Fiom che impediscono ogni forma di cambiamento credo che questo Paese possa fare pochi passi in avanti''.