ROMA – ''L'articolo 18 e' stato sfregiato. Il mondo del lavoro, nel pieno di una crisi devastante, viene privato di un fondamentale strumento di difesa''. A dirlo, in un'intervista all'Unita', il leader del Sel Nichi Vendola, che ribadisce il giudizio ''seccamente negativo'' sul testo. Non e' una riforma, dice, ma ''una controriforma''.
''Pensare di diventare competitivi tagliando il costo del lavoro e mettendo la museruola ai sindacati non e' solo socialmente iniquo, ma anche economicamente demenziale. Ed e' vergognoso chiamare in causa i giovani'', sottolinea Vendola.
Sui contratti atipici, ''non mi sembra che la progressista Fornero abbia bonificato alcunche''', dichiara il governatore della Puglia, critico anche sugli ammortizzatori sociali. ''Prima con Cig e mobilita' si manteneva un filo rosso con l'azienda nel segno della solidarieta''', osserva, mentre oggi ''si parla di assicurazione, brutta parola: il lavoratore esternalizzato dalla vicenda produttiva''.
Nell'intervista Vendola interviene anche sulla legge elettorale. ''Le bozze che girano mostrano un modello di riforma fondato sulla salvaguardia del trasformismo e del gattopardismo'', sostiene. ''C'e' chi disegna scenari non per affrontare la crisi della democrazia, ma per rendere politica e istituzioni luoghi sempre piu' sterilizzati rispetto al conflitto sociale''.
