
Le Iene, la scorta di Conte e la fidanzata Olivia Paladino: il triangolo finisce in tribunale? (Foto da Dagospia)
Le Iene, la scorta di Conte e la fidanzata Olivia Paladino: il triangolo finisce in tribunale?
Uno strano triangolo vede protagonisti Le Iene, la scorta di Conte e Olivia Paladino (fidanzata del premier). Strano perché la vicenda potrebbe finire in tribunale. L’ipotesi su cui indaga la Procura di Roma è che la Paladino abbia usato la scorta del fidanzato in maniera impropria.
Ok, ma che c’entrano Le Iene? C’entrano visto che, sempre secondo l’ipotesi dell’accusa, Olivia Paladino avrebbe usato la scorta per seminare l’inviato Filippo Roma. Inviato che si era appostato per farle qualche domanda su una vicenda che riguarda il padre di lei, Cesare Paladino. Nelle scorse settimane è infatti venuta fuori una notizia secondo cui Cesare Paladino (proprietario di hotel) non avrebbe versato la tassa di soggiorno.
Sulla vicenda esiste anche una informativa del Ministero dell’Interno, secondo la quale non sarebbe mai stata usata un’auto della scorta.
Le Iene, Olivia Paladino e la scorta di Conte
Tutto comincia il 26 ottobre. Filippo Roma si apposta in centro con una troupe: vuole chiedere a Olivia Paladino un commento su suo padre. E’ da poco uscita la notizia che Cesare Paladino avrebbe patteggiaato per il mancato versamento della tassa di soggiorno per un hotel di cui è proprietario.
Oliva Paladino vede la Iena e decide di nascondersi. Entra in un supermercato di piazza Fontanella Borghese, nel pieno centro di Roma. Poco dopo arriva la scorta di Conte e la porta via. Il servizio salta e non andrà mai in onda su Italia Uno.
Ma, passato qualche giorno, Dagospia pubblica un video e una lettera in cui si racconta parte della vicenda. Ecco cosa scrive Dagospia: “Alla fine (Paladino) ha lasciato la borsa a uno del supermercato che sembrava conoscere bene, ha detto che le serviva la mattina dopo e che poi sarebbe andata a riprenderla una delle guardie che era con lei. Non ho capito però perché ha mollato la borsa al supermercato, che c’era dentro?”.Â
La Procura di Roma indaga sull’uso della scorta
I magistrati, hanno ascoltato l’inviato delle Iene come persona informata sui fatti. A breve decideranno se inviare l’incartamento al tribunale dei ministri.
Sulla vicenda sarebbe stata presentata, scrive l’Ansa, una relazione di servizio al ministero dell’Interno. Relazione che ricostruirebbe l’episodio su cui indaga la procura di Roma dopo una denuncia di Fratelli d’Italia.
La relazione al ministero dell’Interno
In base alla relazione, il personale di scorta era in attività definita “di osservazione e controllo” sotto casa della compagna del presidente del Consiglio perché lui era nell’appartamento. Mentre erano in attesa del premier, i poliziotti si sarebbero resi conto della concitazione a pochi metri e un addetto del supermercato avrebbe chiesto aiuto perché una signora era in difficoltà .
Dal documento emergerebbe che “non è mai stata usata la macchina della scorta”, anche perché la signora Paladino è tornata subito a casa, che si trova a pochi metri; che inoltre “non c’è stato un intervento di Conte” e che il premier non era informato e ha saputo della vicenda “solo quando è uscito di casa”. (Fonti: Ansa, Dagospia e Corriere della Sera)
