ROMA – Il momento per la Lega è difficile e allora Mario Borghezio, a sorpresa, si presenta a Montecitorio e lancia la sua candidatura alla segreteria federale del Carroccio. ''Ove le candidature non dessero prospettive alle istanze indipendentiste, sono pronto a farmi avanti'', spiega.
''Noi indipendentisti non siamo mica pochi e quando dico pochi – rilancia l'europarlamentare leghista – non intendo il 20&, il 30% o il 40%''. Maroni? ''Staremo a vedere'', chiosa Borghezio. E aggiunge: ''Bossi in politica non ne sbaglia una''.
E la candidatura di Roberto Maroni con tanto di 'via libera' di Bossi? ''Staremo a vedere'', replica Borghezio riconoscendo pero' che ''Bossi in politica non ne sbaglia una''. L'europarlamentare del Carroccio sottolinea che ''ieri Maroni ha fatto dichiarazioni giuste'' quando ha detto che Bossi era in buona fede. Borghezio se la prende con chi attacca il 'senatur': ''Si deve prescindere dal giudizio politico – spiega – Umberto non si e' mai arricchito. Chi lo conosce sa che all'inizio girava senza avere in tasca neanche i soldi per pagarsi il tram''.
''Il fondo di oggi di Gad Lerner e' vergognoso – attacca l'esponete leghista – Cosi' come quello di Gramellini. Bossi umanamente va rispettato. E' l'unico della Lega che passera' alla storia per quello che ha fatto. Voi giornalisti queste cose non le scrivete''.
I cronisti gli fanno notare che ieri le manifestazioni di sostegno a Bossi non sono state numerosissime e che sul web la base leghista era abbastanza critica: ''E' stato scelto cosi' – spiega – Piuttosto le mie dichiarazioni di sostegno a Bossi sono state riprese dalle agenzie e dai quotidiani. Ma non dalla 'Padania'. Forse non le ha trovare o non c'era spazio. Ma non vorrei che qualcuno pensasse che non l'ho difeso''.