MILANO – Renzo Bossi, detto fatto: ha formalizzato le sue dimissioni da consigliere regionale della Lombardia, protocollandole al Pirellone. Sarà la seduta di martedì prossimo a doverle ratificare. Proprio a poche ore dalla “notte delle scope“, dal grande congresso federale di iniziativa popolare a Bergamo, quindi, ‘Il Trota’ si è dimesso. Il primo passo verso quella “pulizia” nella Lega nord chiesta a gran voce dal popolo padano e cavalcata da Roberto Maroni.
Secondo i magistrati che indagano sulla Lega Nord ‘Il Trota’ avrebbe ricevuto ingenti somme di denaro dalle casse del Carroccio, soldi pubblici che sarebbero stati usati per comprargli auto, case, il diploma e per le spese correnti. Dopo il padre Umberto, quindi, anche Renzo ha deciso di dimettersi, sotto il peso dello scandalo. Oggi martedì 10 aprile arriva l’ufficialità , ma già lunedì di Pasquetta Renzo aveva annunciato la decisione di dimettersi: “Senza che nessuno me l’ha chiesto – ha detto in un italiano incerto – faccio un passo indietro in questo momento di difficoltà do l’esempio”.
“Spero che la magistratura possa dare delle risposte alle domande che oggi ci si pone – ha continuato – Sono sereno, so cosa ho fatto e soprattutto cosa non ho fatto e non sono indagato. In consiglio regionale negli ultimi mesi ci sono stati avvenimenti che hanno visto indagate alcune persone. Io non sono indagato, ma credo sia giusto e opportuno fare un passo indietro per il movimento”.
Il giovane consigliere della Regione Lombardia ha aggiunto: “E’ stata una scelta difficile fatta per salvare il movimento e dare alle domande che tutti si pongono le risposte che nel giro di poco tempo si avranno”.
La replica di Maroni: “Iniziano le pulizie”. “Primo atto delle pulizie di primavera ma non basta di certo. Adesso avanti tutta”. Arriva via Facebook la reazione di Roberto Maroni.