Lega colpita perde in casa, resiste con Tosi sulla linea dell’Adige

Flavio Tosi, eletto sindaco di Verona (LaPresse)

MILANO – Brutte elezioni per la Lega nord: al di là di Verona, dove Flavio Tosi è stato eletto sindaco al primo turno ma grazie al suo carisma e alla sua presa sui cittadini, per il resto quella del Carroccio è stata quasi una Caporetto. Soprattutto in regioni e città simbolo dell’orgoglio leghista, il Carroccio è stato sconfitto soprattutto dal Movimento 5 stelle di Beppe Grillo. Ha perso molte sue roccaforti e stenta a superare il 20%.

A Sarego (provincia di Vicenza), sede del parlamento padano, la Lega è stata sconfitta ed è stato eletto il primo sindaco grillino d’Italia: Roberto Castiglion.

Perse anche Lissone, dove governava da 20 anni, Cesano Maderno, dove esprimeva il sindaco uscente Marina Romanò, e anche Lesmo. Ma soprattutto Monza, dove la poltrona di primo cittadino se la contenderanno Roberto Scanagatti sostenuto dal centrosinistra e Andrea Mandelli, il candidato di Pdl e la Destra, mentre il sindaco uscente del Carroccio, Marco Mariani, gravita attorno all’11%. Alla fine, l’unica amministrazione che non sembra avere tradito i seguaci di Bossi è Meda, dove dovrebbe andare al ballottaggio col Pdl.

Dopo 10 anni a guida leghista, inoltre, “tradisce” il Carroccio anche il paese di Roberto Calderoli, Mozzo (Bergamo) che ha eletto sindaco Paolo Pelliccioli. Alessandro Chiodelli, leghista, aveva tentato di raccogliere l’eredità di Silvio Peroni, il “padano” per 10 anni al comando del paese.

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