Il Carroccio imbocca la strada del Sud in cerca di nuove fortune politiche. E’ questa la notizia appendice di oggi, dopo che Roberto Maroni ha rivendicato alla Lega Nord il diritto di impostare e condurre il disegno delle riforme. E’ stato il ministro dell’Interno, in una intervista al “Corriere della Sera” a lanciare l’idea:” Bossi si è già prenotato come sindaco di Milano; e non è detto che non facciamo un pensierino anche su Napoli, almeno cominceremo a far funzionare qualcosa”. C’é voluta l’intera giornata prima che gli alleati partenopei del Pdl capissero che non era solo una battuta. Le elezioni comunali si terranno nella primavera del 2011, e un po’ di tempo c’é per fronteggiare tanta esuberanza.
Ma le urne in Sardegna per le provinciali si apriranno alla fine di Maggio. E proprio oggi i leghisti hanno annunciato che si candideranno quasi ovunque, dopo i buoni risultati delle europee. Il logo è costruito immancabilmente sulla figura di Alberto da Giussano accanto alla quale compare la sagoma della Sardegna e il simbolo del nuraghe. Il ‘lumbard’ alla conquista del Tirreno è dunque una realtà. Arriveranno anche a castel Dell’Ovo? In attesa del test nella terra dei 4 mori, a Napoli e dintorni si è aperto un confronto semiserio monopolizzato dal Pdl.
«Poveri napoletani – è stata la battuta di Alessandra Mussolini – dopo i Borbone dovrebbero sopportare anche i leghisti». Ma poi ha subito corretto il tiro. «La nostra è una bellissima città a anche una grande vetrina politica. Per questo sono pronta a propormi. Facciamo così: io mi iscrivo al Carroccio e loro mi candidano». Il neoletto governatore della Campania, Stefano Caldoro (Pdl), ha declassato l’idea di Maroni ad una “battuta”. Ed ha aggiunto ironicamente: «ci sarà il contributo della Lega? Benissimo, amplieremo l’offerta. Tutto ciò sarà necessario per raggiungere il 100%».
A seguire, un coro di altri commenti che sarebbe incauto definire di apprezzamento. Per il coordinatore azzurro di Napoli Marcello Taglialatela si tratta di «una provocazione inutile».Per Erminia Mazzoni, della direzione nazionale del partito «non si sente il bisogno di un sindaco leghista a Napoli. Maroni mandi piuttosto i poliziotti che servono». L’eurodeputato Enzo Rivellini è dell’avviso che il capoluogo partenopeo avrebbe più «bisogno di un sindaco con lo spirito del brigante piuttosto che di un leghista». Infine il sottosegretario Pasquale Viespoli: «conoscendo Maroni non credo che volesse offendere i napoletani». Per sentire una voce di apprezzamento si deve uscire fuori dal recinto della politica a aprire quello della canzone. Ecco a voi Peppino di Capri: «ben venga un sindaco leghista perché Napoli ha bisogno di uno scossone dopo anni di sfacelo».