Lega, Umberto Bossi isolato? Ranieri: “Va punito”. Goisis: “Rivoluzione se va via”

Umberto Bossi e Roberto Maroni

MILANO – Umberto Bossi isolato nella Lega Nord? A giudicare dalle parole di alcuni leghisti sembrerebbe così. Fabio Ranieri ha detto apertamente che la Lega potrebbe fare a meno di lui. Maroni, scherzando, ha detto che chiederà a Bossi la giustificazione per l’assenza all’assemblea degli eletti. Claudio Del Frate sul Corriere della Sera ha scritto che negli uffici di via Bellerio si respira aria di isolamento dell’ex “capo”. Eppure c’è ancora qualche fedelissimo che lo difende, tra cui Marco Reguzzoni e Paola Goisis.

Ranieri: “Possiamo fare a meno di Bossi”

”Credo che la Lega possa fare a meno di Umberto Bossi, purtroppo la colpa non e’ sua ma della malattia, di coloro che sono stati espulsi, il famoso cerchio magico e di qualcuno che e’ rimasto sempre nell’ombra”. Cosi’ il segretario emiliano della Lega Fabio Rainieri, ha parlato ai microfoni di Radio Citta’ Futura.

”Ho voluto un gran bene a Bossi, mi sono innamorato delle sue idee politiche vent’anni fa – ha proseguito Ranieri – ma dal momento della malattia non e’ piu’ stata la stessa persona, quella persona dura che sapeva darci sicurezza. Non una colpa del Senatur, secondo il segretario emiliano, ma oggi e’ in una situazione in cui non riesce ad esprimere il suo pensiero: quando e’ da solo e’ Umberto Bossi, ma quando rilascia quelle dichiarazioni, cosi’ come ha fatto in questi mesi, fa quello che chiedeva di non fare ad altri e credo che vada punito anche lui”.

Goisis: “Se cacciano Bossi scoppia la rivoluzione”

”Maledetti, ci provino. Voglio vedere se hanno veramente il coraggio di cacciare Bossi. Scoppierebbe la rivoluzione. Sono loro che hanno portato il partito alla dissoluzione. Quando c’era Bossi, la Lega era al 40%”. Cosi’ l’ex deputata del Carroccio Paola Goisis, fedelissima di Umberto Bossi, in un’intervista a Repubblica.

”Le cose che sono state dette ieri a Milano sono indecorose. Come le voci sugli scandali che sono state fatte uscire intenzionalmente per danneggiare l’immagine di Bossi”, dice Goisis. ”La maggior parte delle voci si sono poi rivelate delle bufale, come la vicenda dei diamanti in Tanzania di cui, nonostante le promesse di Maroni, nelle sezioni non e’ ancora arrivato un euro”.

Sulla possibilita’ che Bossi fondi un altro partito, ”vedremo. Avremmo dovuto fare un gruppo autonomo gia’ in passato e non lasciare la Lega in mano a questi quattro poveracci, che non meritano nemmeno di essere guardati”, afferma Goisis. ”Sono stati diabolici e scientifici. Hanno cambiato lo statuto, si sono presi il simbolo, una cassa di quaranta milioni e tutta la struttura”.

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Alberto Francavilla