ROMA – Una sanatoria per chi decide di far rientrare capitali italiani dall’estero. Lo prevede una bozza che potrebbe essere introdotta dal governo nella legge di stabilità
Il testo messo a punto dal governo ipotizza sanzioni ridotte e niente carcere per i “delitti di dichiarazione infedele”. Arresto confermato per i reati più gravi, come le dichiarazioni fraudolente con pene ridotte della metà. Non di condono si tratta, ma di sanatoria: e chi vorrà accedere dovrà indicare spontaneamente tutti gli investimenti e le attività di natura finanziarie estere e pagare, tutto e subito, le somme dovute sulla base del successivo accertamento.
Le risorse che potrebbero arrivare dal rientro dei capitali, ma si tratta ancora di un’ipotesi, dovrebbero andare a finanziare il Fondo taglia cuneo già nel 2014. Nella bozza dell’emendamento quella del cuneo non è l’unica ipotesi: c’è anche quella del rimborso dei “debiti commerciali in conto capitale a agli investimenti anche per gli enti territoriali”.