Legge elettorale, Quagliariello difende il Porcellum: “Non è un totem ma fa governare”

Gaetano Quagliariello

Il vicecapogruppo vicario del PdL al Senato Gaetano Quagliarello difende l’attuale legge elettorale.

“Le leggi elettorali – spiega il senatore – servono innanzi tutto affinché i cittadini possano scegliere i governi, e i governi a loro volta siano in grado di decidere e di realizzare un programma”.  “Tutto questo – prosegue Quagliariello – l’attuale sistema di voto lo garantisce. Nessuno ha intenzione di farne un totem immodificabile, ma altri dovrebbero smetterla di dipingerlo come il male assoluto e utilizzare la riforma elettorale come grimaldello per strappare lo scettro dalle mani degli elettori per restituirlo alle alchimie dei partiti”.

Quagliariello difende anche il ministro della Giustizia Angelino Alfano. Il guardasigilli, spiega, “non ha affermato che l’ipotesi di cambiare la legge elettorale è un’ipotesi parafascista: chi lo sostiene farebbe bene a leggere con più attenzione le sue dichiarazioni. Lo diventa se la minoranza ne fa il cardine per mandare all’opposizione chi ha vinto legittimamente le elezioni e consegnare il governo a chi le ha perse, con il solo scopo di porre le premesse per determinare il risultato della competizione successiva. Casini lo sa bene – conclude Quagliariello – anche se preferisce far credere di non averlo inteso”.

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Emiliano Condò